Venerdì 20 ottobre | 10.45
Spazi Bomben
In un contesto in continua trasformazione, caratterizzato da crescenti fabbisogni di informazione statistica, in cui è richiesto prendere decisioni informate quasi in tempo reale, assume sempre più un ruolo strategico l’innovazione tecnologica e digitale orientata allo sviluppo di piattaforme che, nel rispetto dei principi della sostenibilità, garantiscano l’interoperabilità semantica dei sistemi informativi e quindi lo scambio di dati.
In tale quadro, la strategia europea in materia di dati e tutte le norme ad essa legate, adottate e in via di adozione, rispondono all’esigenza di regolamentare i processi e le strutture per la condivisione dei dati, generati dall’uso di prodotti connessi o servizi affini, al fine di favorirne la scambio in tutti i settori a vantaggio delle imprese, dei ricercatori e delle pubbliche amministrazioni. Diventa sempre più importante chiarire chi può creare valore dai dati e a quali condizioni. A questo si aggiunge a livello Italiano la strategia Nazionale dati che sotto il controllo della Presidenza del Consiglio ha come scopo il sostegno fattivo alla piena digitalizzazione dei servizi erogati alla PA, a cittadini e imprese.
Quale vantaggio si potrà concretamente ottenere con questa (auspicata) maggiore libertà regolamentata nella condivisione dei dati? Quale funzione e che significato avranno azioni come il riuso dei dati forniti dal settore pubblico, l’interoperabilità e l’altruismo dei dati per creare una sana data economy europea?