Non siamo tutti uguali, se individui, gruppi sociali aziende, imprese, istituzioni, di fronte alla ricchezza, alla salute, all’accesso ai beni essenziali, alle opportunità di crescita personale. È un dato di fatto.
L’agenda 2030 si pone l’obiettivo di non lasciare indietro alcuno. La statistica ufficiale ha in questo processo un ruolo fondamentale; quello di documentare le diseguaglianze – dalle ben note alle nuove – con dati affidabili, tempestivi, coerenti, utili per il Governo e, più in generale, per tutti gli utilizzatori. L’istituto nazionale di statistica, ad esempio, sta investendo sul Sistema Integrato dei Registri, dei Censimenti Permanenti, delle Indagini economiche e sociali proprio per corrispondere alla domanda d’informazioni sui temi in agenda: vulnerabilità sociali per invecchiamento della popolazione, povertà educativa, sostenibilità energetica, squilibri per età, genere e nazionalità nel mondo del lavoro, ricchezza generata e redistribuita. Informazioni che ormai devono essere fornite con un dettaglio territoriale sempre più fine.