Sabato 21 ottobre | 16.00
Piazza Borsa
Esistono sostanziali differenze nelle migrazioni di ieri e di oggi, soprattutto se si fa riferimento ai caratteri di temporaneità, scelta e circolarità: ieri si partiva “per sempre”, spesso affrontando oceani, per stabilirsi per lunghissimi anni o per intere generazioni. Oggi si sceglie di emigrare e si cambia più volte destinazione.
Nell’ultimo decennio si è registrato un significativo aumento di espatri. Quindi, a fronte del declino demografico che sta interessando il Paese, l’unica popolazione italiana che cresce è quella residente all’estero. Nell’ambito di nuove prospettive di misurazione del fenomeno, l’integrazione del Censimento della popolazione, dell’AIRE e dell’Anagrafe consolare dovrà permettere di identificare univocamente il luogo di residenza di un cittadino italiano, ossia conteggiare gli individui di cittadinanza italiana presso un qualunque Comune italiano o presso uno Stato estero. Al tempo stesso si vuole produrre un bilancio micro-demografico annuale della popolazione italiana residente all’estero.
Pertanto, sarà previsto un aggiornamento annuale dei dati sia in riferimento alla dinamica demografica (natalità, mortalità, migratorietà) sia in riferimento alla struttura della popolazione residente all’estero (età media, indici di carico demografico). Una nuova analisi della migratorietà internazionale dei cittadini italiani residenti all’estero dovrà quindi permettere di cogliere le nuove dimensioni e le nuove caratteristiche del fenomeno.