Ieri pomeriggio, sul palco alla Loggia dei Cavalieri, si è celebrata la chiusura della sesta edizione del Festival della Statistica e della Demografia con il sindaco Mario Conte, il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo e il professor Eugenio Brentari coordinatore del Festival.

Al Festival sono stati proposti 40 appuntamenti con 120 relatori e numerose attività ludiche e culturali. Il tutto gestito in gran parte su piattaforma digitale a seguito della pandemia scatenata dal coronavirus.

Ed è proprio a partire dall’emergenza sanitaria per prefigurare, disegnare concepire il dopo che si è discusso nel corso di un Festival, unico in Europa, che con i dati e le informazioni statistiche contribuisce a produrre conoscenza ma anche cultura e numeracy.

“Questa edizione del festival l’abbiamo preparata prima e dopo il Covid” ha detto Eugenio Brentari. “Noi stessi ci siamo resi conto che tutto è cambiato e per questo motivo abbiamo deciso di discuterne con autorevoli e qualificati relatori dai saperi e dalle esperienze più disparate. Abbiamo ascoltato analisi e proposte dirette all’industria, alla scuola, improntate su una grande attenzione al digitale, alla sostenibilità, all’inclusione e alla parità di genere”.

Per il presidente Blangiardo Treviso è anche un punto di partenza per altre realtà. Lui vorrebbe “una statistica e una demografia aperte a tutti con cui poter dialogare sul mondo che vorremmo, per metterle a disposizione delle comunità all’insegna del benessere e della sostenibilità”. A Blangiardo il compito di proclamare il vincitore del torneo di ‘Tennis della Statistica’.

Il sindaco Mario Conte ha offerto al Festival il grande abbraccio della città proclamando Treviso “la casa del Festival della Statistica” e assicurando sostegno ancora maggiore alla manifestazione.

Brentari ha annunciato le date della prossima edizione: il 17, 18 e 19 settembre del 2021.

Il gran finale è stato dedicato ai giovani volontari che hanno reso possibile lo svolgersi delle attività in città.