La guerra in Ucraina e il suo drammatico strascico di rifugiati ha rimesso in allarme i paesi europei sui problemi di accoglienza e di inclusione.
Ma in Italia esiste davvero una invasione di migranti come parte della narrativa mediatica vuole far credere? In realtà se osserviamo i dati “veri” scopriamo che il numero di stranieri residenti in Italia non cresce più da tempo a ritmi sostenuti, anzi in alcuni periodi recenti si è registrato un decremento. Negli ultimi anni, infatti, complice anche il Covid-19, gli arrivi dall’estero sono diminuiti, mentre sono molti gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana e non figurano più tra gli stranieri residenti.

L’aspetto che invece deve richiamare l’attenzione è la trasformazione della tipologia dei nuovi arrivi, sempre meno per motivi di lavoro e stabili nella forma del ricongiungimento familiare, ma in aumento per le richieste di protezione internazionale.
Spicca inoltre tra gli stranieri la presenza dei minori che sicuramente richiedono un’attenzione particolare anche alla luce delle novità normative sull’acquisizione di cittadinanza.

Sono questioni importanti da affrontare non con un approccio superficiale del sentito dire, ma con lo sguardo analitico degli esperti che studiano e analizzano questi fenomeni.