l Consiglio Universitario Nazionale ha pubblicato nel dicembre scorso un Rapporto che “certifica” la disparità nell’università italiana tra uomini e donne, in particolare nei gradi più alti della carriera accademica.
La situazione non sembra essere migliorata nei dieci anni tra il 2008 e il 2018 e il divario è particolarmente grave nelle discipline dell’area STEM (science, technology, engineering and mathematics).
Gli ostacoli che le donne incontrano nella ricerca e nell’insegnamento si riflettono poi in tutti gli organi di governo delle università. Le cose possono cambiare. Per accelerare il processo di parità trai i generi è necessario individuare strategie, strumenti e far tesoro delle buone pratiche già adottate in alcuni atenei.